Design
Cos’è il design: un concetto e tante definizioni
Il design ci circonda. È utilizzato in molteplici ambiti e se l’uomo è riuscito a evolversi e progredire, una parte del merito è anche del design.
Quante volte pronunciamo la parola design indicando un mobile, un oggetto, un prodotto, un veicolo o una realizzazione grafica?
Come vedremo in questo articolo, il design è intorno a noi. Il concetto è utilizzato in molteplici ambiti e se l’uomo è riuscito a evolversi e progredire, una parte del merito è anche del design.
Cos’è il design
La maggior parte di noi utilizza la parola design quasi inconsciamente quando riconosce o percepisce alcuni elementi distintivi, funzionali e particolari in un’opera progettata e realizzata grazie all’ingegno dell’uomo. Tali elementi particolari, distintivi e funzionali conferiscono unicità al disegno, all’oggetto, al prodotto o, in generale, alla creazione.
Dall’introduzione appena fatta emerge una prima definizione di design: l’insieme di attività che portano alla creazione di un oggetto sì funzionale, ma anche in grado di suscitare delle emozioni.
Tra i maggiori studiosi del concetto del design, vi è Herbert Simon, Premio Nobel per l’economia nel 1978. Sua la celebre frase: “Le scienze naturali si occupano di come stanno le cose. Il design (..) si occupa di come dovrebbero essere le cose”. Qualche decennio più tardi Steve Jobs disse: “Il design non è come sembra o come appare. Il design è come funziona”.
Due frasi cheaiutano ad avvicinarsi sempre più verso la comprensione di cos’è il design e il perché è importante.
Il design, dunque, non è solo una creazione particolare, ma sottintende un lavoro di studio e progettazione volto a creare un qualcosa di migliore e più funzionale rispetto a quanto già esistente. Possiamo dire che si manifesta ogni qualvolta un uomo riesce a trovare una soluzione pratica a un problema fino ad allora irrisolto.
Design: significato ed etimologia
Design è un sostantivo che deriva dall’inglese ma ormai è entrato a far parte anche dei vocaboli italiani. Il termine a sua volta deriva dal francese: dessin.
Potremmo tradurre design con disegno o progetto, ma la parola assume oggi un chiaro riferimento a tutte le realizzazioni replicabili su scala industriale che in qualche modo rispettano i requisiti su riportati: funzionalità, tratti distintivi e unicità.
Design: concetti chiave
Come ormai chiaro, il design entra in gioco ogni volta che un prodotto, un oggetto o una qualsiasi opera è caratterizzata da aspetti distintivi che la rendono unica, funzionale e allo stesso tempo in grado di suscitare delle emozioni.
La parola design è ormai utilizzata in molteplici contesti, tuttavia ancor oggi viene spesso utilizzata in maniera impropria.
Non è solo bello
Una creazione non può essere definita di design per il solo motivo di apparire soggettivamente bella. Il fattore estetico non è l’unica componente necessaria, ma devono essere altresì presenti gli altri elementi esposti finora.
È scienza e arte
Il design è il connubio tra la scienza e l’arte. La scienza permette di realizzare un disegno, un oggetto o uno strumento avvalendosi ad esempio della fisica, della geometria o della chimica. L’arte è la componente necessaria per evocare ricordi ed emozioni nell’osservatore.
È più dello stile
Design e stile sono due concetti diversi. Lo stile sicuramente include la componente estetica ma non la presenza d’innovatività e il miglioramento di un qualcosa che è già esistente.
Si può dire che il design può talvolta avere anche stile, pensiamo a un’opera dall’elevato valore estetico. Tuttavia, avere stile non vuol dire automaticamente che il disegno, il prodotto o l’oggetto sia di design.
Può e non può essere minimal
Il design è più dello stile e non è necessariamente minimal, un altro termine quest’ultimo utilizzato da architetti, arredatori d’interni o sviluppatori web.
Ad esempio, se un sito web è solo semplice e pulito allora si può definire minimal, ma se a questa semplicità si unisce un’esperienza di navigazione ottimale, un’interfaccia funzionale, allora diventa un sito costruito nel rispetto della definizione di design.
È metodo
Il design è anche metodo. Ancora oggi le “Quattro regole del metodo cartesiano” risalenti al 1600 sono considerate una base filosofica applicabile prima di realizzare un nuovo disegno.
Il metodo cartesiano applicato al design suggerisce che il disegno, prima di essere realizzato è bene si presenti alla mente definito, chiaro e distinto.
Successivamente, il metodo suggerisce di affrontare il complesso lavoro dividendolo in piccoli e più semplici problemi da risolvere uno per volta. Ciò implica altresì buone capacità di sintesi necessarie per ordinare i problemi risolvendo prima i più complessi poi i più semplici. L’ultima regola prevede la fase di revisione volta a verificare la correttezza del metodo applicato
È colore
Sono numerosi i collegamenti tra design e la teoria del colore. I colori diventano in questo contesto lo strumento che sostituisce le parole, in grado di influenzare la percezione e la coscienza.
Coloro che si occupano di design non possono ignorare il ruolo dei colori, come questi sono percepiti e i significati diversi che assumono.
Storia del design: quando inizia diffondersi in Italia
In Italia durante gli anni ’60 del Novecento iniziarono a comparire nelle case degli abitanti i primi oggetti (sedie, tavoli, scrivanie, armadi) funzionali, estetici e realizzati con materiali per l’epoca innovativi.
Ebbene dagli anni ’60 fino agli anni ’80 del Novecento, almeno in Italia, il design era un sostantivo utilizzato con un chiaro riferimento al disegno industriale.
Oggi il design è presente nell’architettura a più livelli. Esistono figure specializzate per gli interni (gli interior designer) e per l’esterno. Il design entra anche nei concetti di sostenibilità ed economia circolare, creando connubi quali l’eco design o sustainable design.
Il design in definitiva abbraccia oggi diversi settori anche all’apparenza distanti. Dalla comunicazione online e off line fino al settore della moda.
Il design si può proteggere
Seguendo quanto riportato finora è evidente che realizzare un’opera che abbia tutte le caratteristiche riconducibili alla definizione di design è il frutto di tentativi, prove e ingegno.
Tutto ciò implica un duro lavoro e investimenti di denaro e tempo. Il vantaggio è che gli sforzi profusi possono essere protetti da un brevetto.
Propriamente il nostro ordinamento offre la possibilità di proteggere un disegno o un modello, interamente o solo per una parte di esso. Sono inclusi nella tutela sia le rappresentazioni di oggetti industriali sia artigianali.
Il titolare del disegno o modello può proteggere la realizzazione fino a 25 anni con possibilità di far valere la protezione anche in Europa e nel mondo.
Proteggere il design è storicamente una possibilità e un’opportunità presente dal 1842, quando negli Stati Uniti furono modificate le leggi in tema di brevetto al fine di consentire la protezione dei disegni.
La normativa del tempo permetteva di proteggere un qualsiasi disegno nuovo e originale, così come il design applicato sui tessuti, i busti e le statue. Il primo brevetto di design è stato rilasciato sempre negli Stati Uniti proprio nel 1842. Il titolare si chiamava George Bruce, il quale volle proteggere un particolare carattere tipografico.
Il design è progresso
Il design è presente in ogni aspetto della nostra vita quotidiana privata e lavorativa. Nonostante l’esistenza di diverse definizioni, tutte conducono ad un concetto: il design non riguarda solo il tentativo di rendere bello un qualcosa, ma è un esercizio volto a migliorare la vita delle persone.
Un aspetto che lega indissolubilmente il design al progresso.