Brevetto europeo

Home » Servizi » Brevetto » Brevetto europeo

Deposita un brevetto in Europa con noi

Guida al brevetto europeo: come funziona e come depositarlo

Il brevetto europeo è lo strumento che permette di proteggere le proprie invenzioni non solo in Italia ma anche in tutti gli stati aderenti alla Convenzione di Monaco.
Alla Convenzione hanno aderito tutti i principali Stati Membri: Francia, Germania, Italia, Spagna ed è stata firmata anche da altri paesi per un totale di 38, tra cui: Regno Unito e Turchia. 

A partire dal deposito della domanda di brevetto europeo, l’invenzione risulta protetta per 20 anni, se le tasse di mantenimento annuali vengono regolarmente pagate.

In questo approfondimento si vedrà come presentare la domanda, come funziona il processo di brevettazione Europeo e le motivazioni che hanno portato all’introduzione dello strumento.

L’ultima parte dell’articolo è dedicata alle statistiche, si vedrà quali sono i paesi, settori e le tipologie di società che più utilizzano lo strumento del brevetto europeo.

Brevetto europeo: cosa sapere e come funziona

Il brevetto europeo, a differenza del brevetto italiano, è gestito dall’EPO (European Patent Office), l’ufficio preposto alla concessione dei brevetti in Europa.

Lo strumento è necessario poiché la validità di un brevetto è limitata al territorio nazionale – principio di territorialità.

Si tratta di un’alternativa più semplice nelle procedure e più economica rispetto al dover presentare la domanda in ogni singolo paese.

Proteggere la propria invenzione, anche al di fuori dei confini nazionali, è indicato soprattutto in caso di innovazioni la cui replicabilità e commercializzazione potrebbe essere oggetto d’interesse per aziende estere e concorrenti.

È possibile inviare la domanda per il brevetto europeo insieme alla richiesta del brevetto italiano, oppure successivamente ma comunque entro 12 mesi dalla presentazione di quest’ultimo.

È sufficiente il rispetto dei termini per godere del diritto di priorità

Brevetto europeo: il diritto di proprietà

Il diritto di priorità si attiva subito dopo la presentazione di una domanda di brevetto in Italia. Da allora si hanno 12 mesi di tempo per decidere se estendere la domanda di brevetto in uno o più stati aderenti alla Convenzione.

Il diritto di priorità, che si applica sia ai modelli di utilità che alle invenzioni industriali, permette al titolare del brevetto di valutare la convenienza o meno di estendere la protezione anche all’estero e inoltre evita che altri soggetti possano registrare la medesima novità in un altro Stato.

Come depositare il brevetto europeo

Per depositare la domanda di brevetto europeo è necessario inviare la richiesta all’EPO. La domanda deve contenere le seguenti informazioni:

  • indicare la richiesta di brevetto europeo;
  • il nome e l’indirizzo del richiedente (o dei richiedenti);
  • un riassunto dell’invenzione (abstract);
  • la descrizione dell’invenzione;
  • eventuali disegni.

La domanda, che può essere presentata anche da soggetti stranieri, dev’essere scritta in una delle lingue accettate dall’EPO: inglese, tedesco e francese. Tuttavia, le linee guida includono altresì la possibilità di inviare la documentazione in italiano a condizione che siano forniti anche i relativi testi tradotti in una delle lingue accettate.

Inoltre, i cittadini e le aziende residenti in Europa possono presentare la domanda in autonomia, ma l’Ufficio Brevetti Europeo consiglia un supporto legale prima di procedere.

Brevetto europeo: procedure

L’Ufficio Brevetti Europeo, una volta ricevuta la documentazione, effettua una verifica di tipo formale. Viene quindi valutato che la domanda contenga tutti i documenti richiesti (dati del richiedente, presenza dell’abstract e della descrizione).

Già in questa fase i funzionari dell’Ufficio Brevetti Europeo elaborano un primo rapporto, il quale contiene:

  • un riferimento ai documenti consultati per valutare l’innovazione;
  • un primo parere riguardo la possibilità di concedere il brevetto.

Il rapporto viene quindi inviato al titolare dell’invenzione e, in caso di esito positivo, la domanda viene pubblicata 18 mesi dopo il deposito.

A partire dalla data di pubblicazione, l’invenzione risulta protetta in via provvisoria in tutti gli Stati indicati nella domanda.

A questo punto, il richiedente può decidere di proseguire chiedendo un esame di merito. Tale seconda valutazione mira a stabilire se l’invenzione rispetta i requisiti stabiliti nella Convezione sul brevetto Europeo e, in caso affermativo, viene nominata una commissione.

La commissione, composta da tre esaminatori, decide riguardo la concessione o meno del brevetto. I tre esaminatori sono selezionati tra coloro che hanno competenze specifiche nel settore al quale appartiene l’invenzione.

Concessione e convalida del brevetto europeo

Al termine dell’esame di merito, la commissione emana un parere e stabilisce se concedere o meno il brevetto.

In caso di parere positivo, la delibera viene pubblicata e risulta consultabile alla pagina: European Patent Bulletin.

Ora che il brevetto risulta concesso, non resta che procedere con la convalida in ognuno degli Stati scelti. Il titolare dell’invenzione è pertanto tenuto a depositare la domanda presso ognuno degli uffici nazionali dei brevetti.

Opposizione, limitazione e revoca

È possibile altresì che qualcuno si opponga alla concessione del brevetto. Tale azione è generalmente compiuta da aziende concorrenti che ritengono non brevettabile l’innovazione.

I motivi che portano soggetti terzi a opporsi sono molteplici. Possono essere, ad esempio, sollevati dubbi riguardo l’invenzione qualora, secondo gli oppositori, non presenti alcuna novità rispetto a quanto già esistente.

Per opporsi si ha tempo 9 mesi a partire dalla data della delibera, la quale, come anticipato, è successiva all’esame di merito e consultabile pubblicamente.

Qualora dovesse verificarsi tale scenario, si riunisce un’apposita una commissione di esaminatori. Questi sono tenuti nuovamente a valutare la legittimità dell’invenzione.

In caso la commissione accolga il ricorso, il brevetto appena concesso può essere revocato o, in alternativa, può essere il titolare stesso a chiederne la revoca o di limitare ad alcuni Stati la validità del brevetto.

Brevetto europeo: utili informazioni

Il report annuale 2020 pubblicato dell’EPO contiene utili informazioni di carattere statistico, le quali forniscono una panoramica riguardo la natura delle domande di brevetto europeo (paesi, settori, tipologia delle innovazioni, stato sociale dei richiedenti).

Nel 2020, l’Epo ha ricevuto 180.250 domande di brevetto: il numero è in calo rispetto all’anno precedente del 4%.

I Paesi più interessati a depositare un brevetto in Europa, sono: Stati Uniti, Giappone e Paesi Bassi. In controtendenza, rispetto alla media generale, le domande presentate da aziende italiane (+3,1%). Analizzando il medesimo dato e rapportandolo al numero di abitanti, si scopre che sono la Svizzera, la Svezia e la Danimarca i primi tre paesi per numero di richieste di brevetto europeo.

Brevetto europeo: aziende

Spostando l’analisi sulle aziende, si annoverano noti brand tra le prime 10 posizioni per numero di brevetti richiesti. Con oltre 3.000 domande, Samsung domina la classifica, seguita da Huawei, LG e Qualcomm.

Tale dato è indicativo, perché denota l’interesse verso lo strumento da parte di aziende asiatiche.

Se da un lato il 74% delle domande proviene da aziende multinazionali, risultano in crescita il numero di domande presentate dalle PMI, le quali contribuiscono per il 21% del totale. Un esiguo 5%, infine, proviene da Università, enti e organizzazioni di ricerca.

Brevetto europeo: settori

Infine, è interessante dare uno sguardo ai settori che più sono stati oggetto di richieste di brevetto. Al primo posto troviamo le tecnologie mediche – oltre 14.000 richieste – seguite da innovazioni nel settore della comunicazione digitale e dei computer.

In particolare, i prodotti farmaceutici e le biotecnologie hanno registrato aumenti considerevoli, due settori che da soli coprono il 16,7% di tutte le domande presentate.

Finto testo domanda difesa legale call to action?

Richiedi subito il tuo preventivo gratuito