Brevetto internazionale
Brevetto internazionale affidati a noi
Il Brevetto Internazionale cos’è e come funziona
Per brevetto internazionale si intende l’insieme di procedure previste al fine di ottenere la protezione della propria invenzione praticamente in tutto il mondo. Ciò è possibile grazie ad un accordo internazionale stipulato nel 1970 e in vigore dal 1978: il Patent Cooperation Treaty (PCT), il quale riunisce oggi oltre 150 nazioni. L’organo preposto alla gestione è la WIPO (World International Property Organization) e permette di presentare un’unica domanda per molteplici tipologie d’invenzione nel settore tecnologico, delle nano tecnologie o della chimica, così come per utensili che rispettano i requisiti di brevettabilità.
Il Brevetto Internazionale: cos’è
Come anticipato, nonostante si sia soliti utilizzare l’espressione brevetto internazionale, in realtà si tratta di una domanda di brevetto internazionale che è possibile depositare in uno o più Stati aderenti al PCT, anche conosciuti come Stati eletti (elected States).
Come stabilito dalla Convenzione di Parigi, usufruire dello strumento equivale a depositare la domanda di brevetto in un singolo Stato e valgono pertanto tutta una serie di tutele quali, ad esempio, il diritto di priorità.
Come funziona
Disporre di un ente a livello globale per il deposito delle domande di brevetto è utile perché permette di depositare un’unica domanda per proteggere l’invenzione in ciascuno degli Stati indicati e aderenti al PCT. Diversamente, la domanda andrebbe depositata singolarmente in ognuno degli Stati individuati.
Estendere la domanda di brevetto italiano via PCT, quindi, permette di fare richiesta di protezione anche in altri stati, precisamente 193, tra cui: Stati Uniti, Cina, India, Giappone e tutti i principali Stati Membri europei.
L’ottenimento del brevetto internazionale, così come previsto per il brevetto europeo, è successivo alla presentazione di una domanda e alla valutazione della stessa. È bene specificare che il compito del PCT è quello di facilitare le procedure per l’invio della domanda in più Stati, ma la concessione o meno del brevetto è sotto il controllo degli uffici brevetti nazionali.
Il Brevetto Internazionale: procedura
La presentazione della domanda mediante PCT è utilizzata principalmente da società multinazionali e da enti di ricerca. Tuttavia, chiunque, a condizione che risieda in uno Stato contraente PCT, può utilizzare lo strumento depositando la domanda presso l’Ufficio brevetti nazionale o direttamente alla WIPO. Analizziamo cosa avviene in questo secondo caso.
Deposito
Il deposito avviene mediante procedura online utilizzando il portale dedicato: IP portal.
La richiesta è accompagnata oltre che dai dati del richiedente da un abstract, una descrizione (e un titolo) dell’invenzione, da uno o più disegni (se necessari) e soprattutto dalle rivendicazioni o claims.
Abstract
Per quanto riguarda l’abstract, la funzione di quest’ultimo è fornire un riassunto di quanto contenuto nella descrizione.
Lo scopo è rendere disponibile al valutatore un testo sintetico utile per inquadrare subito l’invenzione e i possibili utilizzi. Il testo è molto breve, compreso tra le 50 e le 150 parole.
Descrizione
La descrizione, riportata insieme a un titolo, dev’essere chiara e completa. Come riportato nelle linee guida, è richiesto di elaborare un documento diviso in 6 paragrafi che esplicitino: il settore, lo stato dell’arte, i dettagli sull’invenzione, una spiegazione dei disegni, le modalità di realizzazione dell’invenzione e come questa può essere replicata a livello industriale.
Disegni
Come suggerisce il termine, i disegni rappresentano la parte grafica della domanda.
Non sono ammessi quindi parti di testo scritto se non numeriche. Il PCT non prevede l’uso di fotografie o immagini a colori.
Rivendicazioni o claims
Sono la parte essenziale, in quanto sono proprio le rivendicazioni che definiscono l’ambito di esclusiva richiesto con il brevetto. Il diritto di monopolio ottenuto sarà dunque solo ciò che risulta dalle stesse.
Vista la loro importanza e l’estremo carattere tecnico delle rivendicazioni, che vanno necessariamente scritte utilizzando una precisa tecnica e linguaggio, è indispensabile che siano scritte da un mandatario brevettuale, con profonda conoscenza dello strumento del brevetto.
Ricerca internazionale principale
L’analisi dei documenti e la ricerca di anteriorità è effettuata da un apposito ufficio: l’ISA (International Searching Autority).
Vengono quindi analizzate tutte le possibili informazioni collegabili all’innovazione, i documenti inviati, la letteratura presente e tutti i brevetti concessi e potenzialmente simili.
Al termine della fase di ricerca il richiedente riceve un parere in forma scritta. Il parere è considerato non vincolante ed è emesso entro tre mesi dalla ricezione della domanda inviata dall’ufficio PCT.
Pubblicazione o esame supplementare
Alla scadenza dei 18 mesi dalla data del deposito di brevetto internazionale, in caso di parere positivo, la domanda viene pubblicata, divulgata e risulta consultabile da chiunque.
Il richiedente può facoltativamente chiedere di omettere alcune informazioni. Tuttavia, la richiesta dev’essere giustificata. Devono essere dunque riportate quali informazioni omettere e perché la pubblicazione potrebbe ledere i propri interessi personali o economici.
Per maggiore sicurezza è possibile fare richiesta di un nuovo esame della domanda all’ISA. Un ulteriore esame mira a valutare ancor più a fondo l’esistenza di invenzioni sovrapponibili sulla base della letteratura presente. La procedura ha il vantaggio di ridurre il rischio che uno o più uffici brevetti nazionali possano rifiutare la concessione del brevetto.
Esame preliminare
È possibile facoltativamente chiedere anche un ulteriore parere chiamato esame preliminare internazionale. Anche in questo caso, non è vincolante per i singoli Uffici nazionali.
L’ISA esprime un parere riguardo la brevettabilità o meno dell’invenzione. L’esame si concentra sul rispetto di due requisiti: la non ovvietà e la replicabilità dell’invenzione a livello industriale.
A differenza dell’esame supplementare, il parere si concentra principalmente sui requisiti tecnici di brevettabilità, mentre l’esame supplementare si concentra sulla ricerca di anteriorità.
L’esame preliminare viene richiesto per due motivi. Il primo è minimizzare il rischio che un ufficio brevetti territoriale possa non concedere il brevetto, l’altro è che, in questo modo e in caso di parere negativo, si evita di dover sostenere le spese e l’iter previsto per la concessione del brevetto.
Uffici nazionali
Al termine delle suddette procedure inizia l’iter che porta alla concessione del brevetto. Come anticipato, il rilascio di quest’ultimo è compito dei vari uffici brevetti presenti in ogni Stato.
È il titolare dell’invenzione, una volta completate le procedure obbligatorie e facoltative, a decidere quando avviare l’iter previsto presso gli Uffici nazionali. Non è obbligatorio presentare la richiesta in tutti gli Stati scelti contemporaneamente.
Il Brevetto Internazionale: perché è utile
Lo strumento del PCT è utile perché permette un considerevole risparmio di tempo e denaro.
I richiedenti infatti depositano un’unica domanda, scritta in un’unica lingua, utilizzando un unico portale e versano un’unica tassa di deposito in un’unica valuta. Diversamente, la domanda andrebbe depositata in ogni singolo paese, cos costi più elevati e procedure più complesse.
Bisogna considerare altresì che i pareri ricevuti sono molti utili per decidere con criterio se e in quali Stati richiedere il brevetto.
Le operazioni di controllo messe in atto dall’ISA, unite alla possibilità di richiedere l’esame supplementare e l’esame preliminare internazionale, forniscono buone speranze che, superata la valutazione a livello internazionale, il brevetto venga poi effettivamente rilasciato dagli uffici nazionali dei brevetti.
Infine, rimanendo in tema di vantaggi, si specifica il PCT si integra a tutti i livelli con gli altri trattati in tema di brevetti, tra cui soprattutto la Convenzione sul Brevetto Europeo.
Il percorso Euro-PCT, in particolare, consente di avvalersi di un’apposita procedura di estensione o convalida del brevetto anche al di fuori degli Stati membri.